Le informazioni di configurazione Secure Shell vengono salvate nel file di configurazione di Secure Shell mediante gli schemi di configurazione SSH. Quando viene eseguita una connessione Secure Shell, Reflection utilizza lo schema di configurazione di SSH attuale per determinare in che modo deve essere eseguita la connessione. Inoltre, quando vengono apportate modifiche alle impostazioni, Reflection salva tali modifiche allo schema di configurazione di SSH attuale.
Per configurare le impostazioni di Secure Shell specifiche di un particolare host, è necessario che il nome dello schema di configurazione di SSH corrisponda al nome dell'host.
NOTA:Se viene aperta la finestra di dialogo Impostazioni Reflection Secure Shell senza specificare uno schema, Reflection crea automaticamente un nuovo schema di configurazione di SSH utilizzando il nome dell'host attualmente specificato non appena viene modificata una delle impostazioni di Secure Shell.
Per utilizzare le stesse impostazioni di Secure Shell per le connessioni a più host, immettere un nome descrittivo per lo schema di configurazione di SSH prima di aprire la finestra di dialogo Impostazioni Reflection Secure Shell, quindi configurare le impostazioni da salvare in questo schema. Dopo avere creato e configurato lo schema, è possibile specificare questo schema per configurare ulteriori sessioni host.
Per i nomi degli schemi di configurazione di SSH viene applicata la distinzione tra lettere maiuscole e minuscole.
Procedura di salvataggio degli schemi di configurazione di SSH
Le informazioni di configurazione di Secure Shell vengono salvate nel file di configurazione di Secure Shell. I nomi degli schemi di configurazione di SSH sono identificati dalla parola chiave Host. Il file di configurazione viene aggiornato alla chiusura della finestra di dialogo Impostazioni Reflection Secure Shell. Tutte le impostazioni non predefinite vengono salvate nello schema attuale.
Per un esempio, vedere File di configurazione di esempio.